Miniera di Venzi-Rovereto

VENZI – ROVERETO (in Comune di Teodorano e poi Cesena)

Già nel 1862, nella monografia della Provincia di Forlì, il Prefetto Campi elencava questa miniera in Comune di Teodorano ed indicava quali coltivatori i Sigg. Magalotti Francesco e Forlivesi, precisava pure che, sempre per il 1862, non si conoscevano i dati della “tenue” produzione di zolfo grezzo o nero, quello ottenuto dai calcheroni, in quanto in quell’anno i lavori si eseguivano irregolarmente su vecchie lavorazioni, mentre per l’anno 1863 la produzione era di 44 tonnellate e con l’impiego di 57 lavoranti. Nel marzo 1863 la miniera veniva ceduta al sig. Emilio Zoli ed al marchese Giovanni Battista Ginnasi Paolucci. Nella relazione dell’ing. Attilio Sangiorgi, del 2 settembre 1865, questa miniera era ricordata “. come celebre per la sua pietra nera ed abbondante di minerale”, ma l’ing. Emilio Niccoli, del genio minerario di Ancona, nel 1869 e 1872 nei sui verbali di ricognizione precisava che trattasi di un giacimento povero con limitata potenza del minerale e che “…lascia poco sperare in un miglioramento avvenire”. Infatti pur alternando periodi di sfruttamento con quelli di inattività completi, la produzione massima s’aveva nel 1892 con 685 tonnellate di zolfo grezzo.