Cos’è lo zolfo?

Lo zolfo, simbolo chimico S, è un metalloide che si trova in natura principalmente nelle solfare e nelle solfatare, in forma di zolfo cristallino o zolfo amorfo, spesso insieme a minerali caratteristici (celestina, SrSO4, baritina, BaSO4, aragonite, CaCO3).

Le solfare sono giacimenti di origine sedimentaria formatisi nel MIOCENE SUPERIORE (25 milioni di anni fa) in terreni detti EVAPORITI perchè formatisi per evaporazione di acque marine in ambienti lagunari e con climi caldi e asciutti. L’evaporazione dell’acqua e la fioritura di alghe fecero diventare l’ambiente, ricco di pesci e di organismi dal corpo racchiuso in un guscio calcareo, sempre più povero di ossigeno, fino a provocare la morte di quasi ogni specie vivente.

La sostanza organica caduta sul fondo venne attaccata da organismi capaci di vivere in assenza di ossigeno (batteri anaerobici) e col trascorrere dei secoli si formò dapprima gesso e quindi carbonato di calcio e zolfo. Ebbe così origine quello strato detto formazione gessoso-solfifera (calcari solfiferi associati a gessi, argille e, a volte, salgemma) dal quale abbiamo estratto zolfo fino a qualche decennio fa.

Lo zolfo viene utilizzato come tale o sotto forma di composto.
In agricoltura una miscela di zolfo e solfato di rame in sospensione acquosa viene usata come anticrittogamico, in particolare per combattere l’oidio, un parassita di numerose piante e in particolare della vite.
Nell’industria della gomma per la vulcanizzazione del caucciù (è il trattamento con zolfo che, conferendo elasticità al caucciù, porta all’ottenimento della gomma).
Nell’industria chimica per preparare mastici, cellulosa, tessuti sintetici, acido solforico, solfati.
Nell’industria farmaceutica per pomate di uso medico e veterinario.
Nell’industria tessile come sbiancante di lana e cotone.
Nella fabbricazione di polvere da sparo, esplosivi e fuochi artificiali.