Miniera di Piaia e Paderno

PIAIA e PADERNO (in Comune di Mercato Saraceno)

La miniera era situata sulla riva destra del fiume Savio a circa km.2,5 dall’abitato di Mercato Saraceno; dalla superstrada E-45 sono ancora visibili residui di rosticci, era certamente attiva nel 1675, quando il già ricordato Luigi Ferdinando Marsili (1658-1730) la descriveva così.. “Ciaia di là del Savio quasi a vista di Mercato Saraceno”.

Il 1 aprile 1875 l’ing. belga Giovanni de Rechter l’aveva in concessione ed iniziava la coltivazione con una produzione abbastanza costante sino al 1888, anno di chiusura di quasi tutte le miniere del cesenate, che erano andate soggette a crisi per la concorrenza degli zolfi siciliani e conseguentemente a gravi dissesti finanziari. La concessione della miniera passava alla Banca di Torino, che si era esposta per ingenti somme con l’ing. Belga; nel 1890 Domenico Gualtieri la rilevava gestendola sino al 1917, quando subentrerˆ la Soc. An: Miniere di Romagna per poi passarla, nel 1918, alla Soc. Montecatini. Quest’ultima negli anni 1951-52 eseguiva ben cinque sondaggi con risultati negativi.
All’Archivio di Stato di Forlì vi sono numerosi disegni e planimetrie redatti con cura dei terreni interessati all’esplorazione.