Miniera di Campitello

CAMPITELLO (in Comune di Sogliano e Mercato Saraceno)

La miniera si trovava sulla falda del monte Spelano fra Rontagnano e Monte Petra, all’estremità del bacino zolfifero romagnolo nel punto che si congiungeva con quello del Montefeltro e più precisamente con la miniera di Perticara, interessando le parrocchie di Colonnata, Rontagnano e Monte Petra. Sin dal 1862 i lavori venivano intrapresi da diversi piccoli imprenditori con risultati discontinui, ma era Natale Dellamore, nel 1866, a presentare regolare domanda al Prefetto di Forlì per ottenere la concessione.
Questa miniera, sebbene dal rapporto dell’ing. Emilio Niccoli del Corpo Reale delle miniere del distretto di Ancona, il 10 dicembre 1872 risultasse abbandonata, veniva trasferita in proprietà alla Società Cesena Sulphur Company seguendone le vicende economiche.
Nel 1903 venne richiesto da Ernesto Ferri un nuovo permesso di ricerca, che sarà poi trasferito al dott. Giovanni Gorio, che otterrà finalmente la concessione nel 1911, iniziando di fatto notevoli lavori . Nel 1918 proprietaria della miniera era la Società Bomprini-Parodi-Delfino, che fra l’altro costruiva anche una teleferica, che superava il fiume Savio, per il trasporto dello zolfo direttamente dai forni calcheroni allo stabilimento di raffineria sito all’inizio dell’abitato di Mercato Saraceno. Sino al 1933, anno di chiusura definitiva della miniera, la produzione globale raggiungeva le 20.000 ton. e mediamente gli operai impiegati furono sulle 100 unità.