Miniera di Piavola

PIAVOLA (in Comune di Mercato Saraceno)

I primi lavori d’esplorazione iniziavano nel 1870 da parte di Giovanni Petrucci, titolare della concessione della Boratella II, e dell’ing. belga Giovanni De Rechter con la perforazione di un pozzo, posto a 600 metri dal confine della concessione della Boratella I¡, ma diedero risultati negativi.
Dal 1874 al 1879, l’ing. belga, rimasto da solo e con un coraggio non comune, continuava ad aprire nuovi pozzi, in località “Ramiera”, a pochi metri dalla sponda del torrente Borello, ma senza successo. Nel 1892 la concessione, dopo il susseguirsi di vari titolari, era pervenuta alla ditta Luigi Trezza, che in località “Ca’ del Guscio”, sempre vicino al torrente Borello, aveva scavato un nuovo pozzo raggiungendo una profondità di 204 metri ed uno strato solfifero di mt. 0,70, abbastanza povero per gli ingenti investimenti fatti.

Nel 1897 sempre la ditta Luigi Trezza affondava un nuovo pozzo denominato “pozzo 5¡ o Piavola” molto vicino alla concessione della Boratella I, veniva raggiunta, nel 1900, la profonditˆ di mt. 363 ed incontrando uno strato zolfifero della potenza di mt. 1,80 seguito subito dopo da consistenti strati di “cagnino” per cui non s’iniziava la coltivazione vera e propria. Un’altra causa di sospensione dei lavori era la mancanza di una strada praticabile nella vallata del torrente Borello: in caso di piena del corso d’acqua non vi erano collegamenti validi in quanto il tratturo esistente correva in parte nel letto del torrente.

Solo nel 1906 veniva portato avanti, per iniziativa di un comitato guidato da Giuseppe Gualtieri di Borello, il progetto della strada “Borello -Spinello”, che sarà realizzata molti anni dopo. Nel 1926, dopo che la concessione era pervenuta alla Società Montecatini, vi fu un tentativo di ripresa per rintracciare antiche coltivazioni della Boratella I e Boratella II riattivando il vecchio “pozzo 5¡”. Anche questo tentativo falliva e nel 1934, in conseguenza della crisi dell’industria zolfifera, i lavori venivano abbandonati. Nel 1950 la Direzione della miniera di Formignano faceva recuperare diverso materiale.